L’aggiornamento del Rapporto Analisi dei Settori Industriali Prometeia-Intesa Sanpaolo divulgato qualche giorno fa ha affermato che “l’industria italiana chiude il 2015 con una crescita annua del fatturato superiore al 2,5% e diffusa a tutti i settori (con le sole eccezioni di metallurgia e intermedi chimici) “anche se sul finire dell’anno sono emersi segnali di rallentamento delle vendite sull’estero per il moltiplicarsi di fattori d’incertezza a livello internazionale. Nel complesso il fatturato nel 2016 beneficerà di una buona tenuta dei consumi e di una accelerazione degli investimenti”.
Il Rapporto Prometeia-Intesa spiega che il principale traino alla crescita è stato il rimbalzo della spesa delle famiglie e delle imprese italiane per veicoli a motore, con il settore automobili e motocicli che ha registrato risultati di gran lunga migliori all’interno del settore. Di un simile trend ha beneficiato anche l’intera filiera produttiva. Eccellenti i risultati anche nel campo farmaceutico, settore che sta vivendo una fase di ampliamento, grazie al dinamismo delle imprese a controllate da italiani ed al rafforzamento dei presidi produttivi delle multinazionali. Recuperano, grazie soprattutto al contributo del canale estero, anche elettronica e mobili, mentre il largo consumo beneficia soprattutto della ripresa degli acquisti delle famiglie europee.
I settori dell’alimentare e bevande Made in Italy hanno riscontrato buoni risultati sui mercati internazionali, anche grazie alle numerose iniziative legate all’Expo, oltre ai segnali di risveglio della domanda interna di alcuni tipologie di macchinari. Ancora fiacca, invece, la domanda interna rivolta alle imprese del sistema moda che nel 2015 sono state anche danneggiate dal mercato russo (tradizionale sbocco delle produzioni fashion italiane). Nel 2016 invece, le attese vedono una buona tenuta dei consumi e un rinvigorimento degli investimenti, grazie al miglioramento delle costruzioni e, soprattutto, alla crescita degli acquisti di macchinari, favorita dal raggiungimento di massimi nell’utilizzo dei degli impianti, dalla significativa obsolescenza del parco macchinari e dal super ammortamento.